Giornata della Cultura 'BOTTARI' 30 GENNAIO 2019 Ore 19
Bottari (Il Sacco) – Questo spettacolo racchiude il dinamismo della tradizione coreana. Si possono ravvisare anche elementi pittorici che esprimono la sua intrinseca semplicita e allo stesso tempo le sue forme eleganti rappresentano simbolicamente la modernità
La DANDANs Arts group si basa sulla tradizione ma volgendo lo sguardo al presente e alla modernità. Sottolinea la l’analisi della bellezza tipica coreana e contemporaneamente ne esprime di nuove. La compagnia attraverso l’oggettistica tradizionale suscita nuove sensazioni e la danza con il ‘bottari’ è una delle opere più caratteristiche di questa filosofia.
La danza che va verso il cuore, l’amore, la speranza, ma anche verso l’avidità, la disperazione e la salvezza tutte contenute nel bottari sopra uno sfondo bianco candido. Sembra un viaggio silenzioso tracciato dalla danza.
Nel presente, la fase di connessione con il passato
Il percorso di ricerca che porta all’originalità può essere noioso ma è necessario. Il passaggio dalla tradizione al contemporaneo è un tema che colpisce tutti gli artisti coreani che stanno provando a modernizzare la danza tradizionale, adattandola alle tecniche contemporanee. Io stesso ho passato un periodo lunghissimo a farmi domande su questo tema provando a cercare una risposta definitiva. La danza tradizionale è una danza che si concentra sul movimento interiore, chiamato ‘Sokchum’, e l’adattamento al presente equivale a renderlo più visivo, facendo una vera e propria fusione con la danza contemporanea.
Se nella danza tradizionale mancasse il ‘Sokchum’ esso diventerebbe ‘come un albero secco senza fiori nè foglie, se vi fosse solo il concetto ma non il ‘gusto’ questo equivarrebbe a una mucca fatta con la terra’. Di conseguenza la danza tradizionale deve revisionare i movimenti interni del ‘Sokchum’ e fare continui cambiamenti nel tempo.
L’utilizzo degli oggetti coreani
La danza tradizionale e l’oggettistica tradizionale condividono lo stesso dolore, ossia quello di essere esclusi dal mondo attuale. Però ho pensato ‘ma loro unione non potrebbe creare una forza, una spinta in più per cambiare i loro destini?’.
Per questo è stato scelto il ‘bottari’, una sacca, ed è cominciata questa serie.
Secondo il mio punto di vista la tradizione se ne sta solo in silenzio.
Il silenzio della tradizione non crea alcuna pressione a noi che viviamo il presente, ma ‘in che modo puo’ comunicare con noi…’
‘in che modo può uscire da questo silenzio…’
‘se urlare, gridare, costringere, convincere...’
La tradizione, insieme alla soggettività, resta silenziosa ma delicata al suo posto, sempre in piedi. Ma il suo silenzio non è ‘quel’ silenzio. E’ un silenzio forte che mostra la sua bellezza, e questa bellezza è espressa dall’apertura della sacca. Il ‘bottari’.
- File allegato