La Corea e il suo Jeong(정)
La Corea e il suo Jeong(정)
Impossibile da tradurre il “Jeong” è un concetto proprio della cultura coreana che racchiude in sè amicizia, affetto, dedizione e molto altro.
Di Sooji Lee
In tutti le lingue del mondo esistono delle epressioni intraducibili che sono espressione di concetti troppo ampi per essere racchiusi all’interno di una semplice parola.
Il concetto di “jeong”(정) è una di queste. Se volessimo forzare la mano potremmo tradurlo con le espressioni italiane di affetto, amore e amicizia ma nessuna di queste tre parole descrive a pieno l’essenza di questo termine.
Affetto è troppo riduttivo mentre amore, anche se considerato nel suo aspetto più platonico, ne supera i limiti, per quanto riguarda l’amicizia, invece, il jeong ne è di sicuro la base ma non ne è la definizione.
Ma che cos’è dunque questo famigerato jeong? Una vera e propria definizione non esiste, si tratta di un sentimento innato nell’uomo che neanche gli stessi coreani, che hanno coniato questo termine, riescono a spiegare. Tutti ne conoscono il significato ma nessuno lo sa definire a pieno.
In generale jeong indica il legame che unisce due persone e tutte le azioni e i sentimenti da esso derivati. Questo concetto può coinvolgere persone con un rapporto profondo ma anche dei perfetti sconosciuti.
Il desiderio di aiutare un amico in difficoltà, l’affetto provato per una persona vicina, la gioia nel condividere del cibo e la compassione provata davanti alle disavventure del prossimo, queste sono tutte forme di jeong.
Ad un primo impatto questo concetto, dunque, potrebbe sembrare qualcosa di estremamente positivo, ed in effetti lo è. Nato dal forte senso del “noi”, tipico del popolo coreano, jeong esprime la percezione del prossimo non come estraneo ma come membro di una grande famiglia allargata. Proprio a causa di questa sua natura, però, questo concetto può rivelare degli aspetti non troppo positivi.
Dedicarsi agli altri senza voler nulla in cambio, infatti, non è affatto semplice. Naturalmente il concetto di “jeong” non prevede un totale annullamento della propria persona, ma spesso trovare il giusto equilibrio non è semplice. Inoltre, quando questo sentimento è rivolto verso persone con cui si hanno rapporti burrascosi, la situazione si complica ancora di più.
Questo concetto, infatti, non è prerogativa di persone amiche. Vi sono individui che portano all’esasperazione ma con i quali non si riesce a tagliare i rapporti e la causa è proprio questo particolare tipo di jeong che in Corea prende il nome di “miun jeong”(lett. Jeong di odio).
Essendo questo un sentimento che cresce col tempo e che, una volta nato, è difficile da estirpare, vi sono varie espressioni che ne descrivono scherzosamente la “pericolosità”. Il jeong, dunque, è ritenuto più pericoloso dell’amore e in particolare quello che si è sviluppato nel tempo è ancora più temibile di quello nato da un giorno all’altro. Tra tutti i tipi di jeong, infine, il miun jeong, che ti costringe a sorvolare sui difetti e sugli errori del prossimo, è considerato il più “pericoloso” in assoluto.
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