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07 lug 2025
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07 lug 2025
Scuola e festività in Corea del Sud: come il calendario scolastico riflette la società Viaggio tra le vacanze scolastiche coreane e le ricorrenze che scandiscono l’anno tra studio e tradizione di Sharon Di Primio La scuola è finita e ha finalmente lasciato spazio all’estate! Questi sono indubbiamente i tre mesi più attesi dai giovani di tutta Italia. Ma si può dire lo stesso dei bambini coreani? In questo articolo scopriremo insieme come funzionano le vacanze scolastiche in Corea del Sud! Il percorso scolastico in Corea inizia a marzo e si estende fino a febbraio dell’anno successivo. Nel corso dell’anno, le vacanze scolastiche combinano festività nazionali, locali, e ovviamente religiose. Pur con alcune differenze tra scuola e scuola, è possibile generalizzare la suddivisione dell’anno scolastico come segue: ●Primo semestre: marzo – metà luglio ●Pausa estiva: metà luglio – metà agosto ●Secondo semestre: metà agosto – fine dicembre ●Pausa invernale: fine dicembre – fine gennaio Come menzionato sopra, oltre alle pause tra un semestre e l’altro bisogna tener conto anche delle feste nazionali, il cui calendario viene pubblicato annualmente dal ministero degli interni e della sicurezza. Oltre a quelle riconosciute internazionalmente (es. Natale, Capodanno, ecc) ci sono date correlate specificatamente alla storia e alla cultura coreane. Quest’anno, ad esempio, il calendario delle vacanze estive è questo: ●28-29-30 gennaio: Seollal, ovvero il Capodanno coreano, che cade il primo giorno del calendario lunare coreano ●1° marzo: commemorazione del movimento d’Indipendenza coreano ●5 maggio: giornata dedicata ai bambini e al contempo compleanno di Buddha ●6 giugno: Giornata della Memoria per i caduti coreani ●15 agosto: giornata della liberazione dal dominio giapponese ●3 ottobre: giornata della fondazione della Corea ●5-6-7 ottobre: Chuseok, giorno del ringraziamento ●9 ottobre: giornata per la creazione dell’alfabeto coreano, l’Hangeul Dato che il Seollal, il compleanno di Buddha, e il Chuseok seguono il calendario lunare, la data dei festeggiamenti varia di anno in anno, un po’ come accade con la Pasqua in Italia. Per questa ragione, nel caso in cui in un anno delle festività cadano di sabato o domenica o si sovrappongano, com’è accaduto nel 2025 con la giornata dei bambini e il compleanno di Buddha, il governo prevede una giornata “sostitutiva” di riposo. Queste sono le linee guida su cui ogni scuola pubblica deve improntare il proprio calendario, al quale può ovviamente aggiungere altre ricorrenze, come la Giornata dello Sport o l’anniversario della propria fondazione. Durante le vacanze, molti genitori iscrivono i propri figli agli hagwon, scuole private per seguire corsi su materie specifiche, oppure a campi estivi/invernali. Fonti: - https://www.law.go.kr/법령/관공서의 공휴일에 관한 규정 - https://www.siskorea.org/calendars - https://www.internations.org/south-korea-expats/guide/education - https://en.wikipedia.org/wiki/Academic_term - https://it.wikipedia.org/wiki/Hagwon
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07 lug 2025
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07 lug 2025
I mille volti di Seoul Esplorando i quartieri di una metropoli camaleontica di Sara Bochicchio Seoul, la città che non dorme mai, è un caleidoscopio urbano dove passato e futuro convivono senza scontrarsi. Neon e grattacieli degni di un film di fantascienza convivono con vicoli silenziosi, hanok tradizionali, templi buddisti e palazzi reali immersi nel verde. Una metropoli dai mille volti, che affascina proprio per la sua natura camaleontica. Iniziamo il nostro viaggio nel cuore storico della capitale: Jongno, più che un quartiere, un intero distretto che racchiude l’anima antica di Seoul. Qui sorgono i palazzi reali come Gyeongbokgung e il più raccolto Changdeokgung, con il suo incantevole Giardino Segreto. Passeggiare per le vie di Bukchon Hanok Village o lungo Ikseon-dong Hanok Street significa immergersi in un’altra epoca, tra tetti curvi e legno profumato. Poco distante, Insadong è il regno dell’artigianato e della tradizione: ceramiche, abiti hanbok, tè serviti secondo la cerimonia darye. Non mancano i musei: dal National Folk Museum of Korea al National Museum of Modern and Contemporary Art, fino al tempio Jogyesa e al ruscello urbano Cheonggyecheon, che si illumina di lanterne per il compleanno del Buddha. Il mercato di Gwangjang è un paradiso dello street food, mentre il Parco di Naksan regala passeggiate romantiche lungo le antiche mura della città. Per gli amanti della K-beauty, il quartiere perfetto è Myeongdong, costellato di negozi di cosmetica e offerte irresistibili. Per il lusso e lo shopping sofisticato, c’è invece Sinsa, situato nella parte nord di Gangnam. Ma Seoul sa stupire anche con l’architettura: accanto alla Dongdaemun Fashion Street, cuore pulsante della moda, si erge il futuristico Dongdaemun Design Plaza (DDP), opera di Zaha Hadid. Se cercate viste mozzafiato, puntate in alto con la Lotte World Tower – 123 piani e oltre 500 metri di vetro e acciaio – o con la Starfield Library nel COEX Mall, una meraviglia architettonica e culturale. Nel distretto di Yongsan, non perdete la Namsan Tower, il National Museum of Korea, il moderno Leeum Museum of Art, l’isola culturale di Nodeul sul fiume Han e l’eclettico quartiere di Itaewon, simbolo della multiculturalità e della nightlife. Qui, insieme a Hongdae – epicentro della scena indie e studentesca – si anima la vita notturna di Seoul. Un altro gioiello emergente è Seongsu, pieno di caffè artigianali, concept store, gallerie e Seoul Forest. Nelle immediate vicinanze si trova anche il Ttukseom Hangang Park, perfetto per attività stagionali. Chiudiamo con Mullae, un tempo zona industriale, oggi parzialmente riconvertita in uno spazio creativo dove officine e locali di tendenza convivono in un’atmosfera unica, ideale per un appuntamento romantico. Fonte foto: seoul.go.kr Seoul è una metropoli che cambia volto ogni giorno, ma che non dimentica mai le sue radici. Un luogo dove il rispetto per la cultura si fonde con uno sguardo sempre rivolto al domani. Fonti: - (340) Il mio viaggio in Corea - Seoul sister: una guida divisa in quartieri - YouTube - Dongdaemun Fashion Street e DDP (Dongdaemun Design Plaza) 동대문디자인플라자 - IVisitKorea - Exploring Yongsan District: Attractions and Activities - memilbubu's korean news - 리움미술관 호암미술관 - 8 musei da vedere a Seoul - Viaggio in Corea - Seongsu district: What to do in Seoul's "Brooklyn"? - A road to myself - un giorno a Mullae-dong - Viaggio in Corea - 4 librerie esclusive a Seoul e come visitarle - Viaggio in Corea
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07 lug 2025
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07 lug 2025
Un viaggio nel gusto: attività culinarie in Corea Dalla preparazione del kimchi ai tour gastronomici, passando per cerimonie del tè e monasteri: un assaggio autentico della cucina coreana, direttamente nella sua terra d’origine. Di Viola Cecchi Negli ultimi anni la cucina coreana è diventata una delle più apprezzate al mondo. Pur essendo geograficamente vicina ad altre tradizioni culinarie molto famose, se ne distingue nettamente sia per ricette che per ingredienti utilizzati. Non stupisce quindi che molti vogliano impararne i segreti e che vogliano farlo direttamente in Corea. Vi elenchiamo qui alcune delle attività più popolari e divertenti da sperimentare direttamente nel paese asiatico. Una delle pietanze più rappresentative della cucina coreana è sicuramente il kimchi, composto da verdure fermentate in una particolare combinazione di spezie. In molte scuole di cucina e centri culturali delle principali città coreane è possibile anche per gli stranieri provare il kimjang, l’attività di preparazione del kimchi. Il museo del Kimchi a Seoul propone, insieme a kimjang diversi in base a stagione e numero di partecipanti, anche approfondimenti storici e culturali sul piatto più iconico della cucina coreana. Esistono inoltre molti corsi di cucina tradizionale coreana per chi vuole imparare a cucinare più del semplice kimchi. Tra i più suggestivi troviamo quelli che si tengono negli hanok, le case tradizionali coreane. I piatti più gettonati in questi corsi sono bibimbap, japchae, bulgogi. Per i più curiosi si tengono dei veri e propri tour culinari. Per questa attività si aprono infinite possibilità e combinazioni. Si hanno tour che si concentrano sullo streetfood e sui mercati tradizionali, come il celebre Gwangjang Market a Seoul, altri che prediligono mete più raffinate dove poter assaggiare versioni più gourmet di piatti coreani. Esistono poi siti dedicati a scoprire le specialità tipiche di ogni regione della penisola. Grazie a questi siti è possibile programmare tour culinari anche al di fuori delle città più famose e approfittarne per scoprire aree della Corea solitamente meno battute dai turisti. Particolarissima e più ricercata è l’esperienza di cucina monastica. In alcuni templi buddisti è infatti possibile provarne la cucina tipica, affermatasi nei millenni al loro interno, con rivisitazioni più o meno innovative. Qualsiasi ricetta servita in questo contesto è sempre vegetariana e molto spesso vegana, in rispetto delle restrizioni dietetiche dei monaci. Il ristorante più famoso in questo settore è il Balwoo Gongyang, il quale può addirittura vantare il riconoscimento sulla guida Michelin. Infine, si può partecipare al darye, la tradizionale cerimonia del tè coreana che oggi può essere vissuta nelle tradizionali case del tè e include spesso tè tradizionali come l’omija, ottenuto da una bacca nota per avere cinque sapori. Fonte foto: korea.net In conclusione, che si tratti di affondare le mani nel kimchi, di esplorare un mercato affollato, o di sorseggiare un tè in un hanok, ognuna di queste esperienze è un passo verso la scoperta dei mille sapori, consistenze e colori della cucina coreana. Fonti: - https://www.kimchikan.com/en/ - https://ongofood.com/ - https://www.travelersuniverse.com/korean-premium-original-cooking-class-in-hanok-kitchen/ - https://secretfoodtours.com/seoul/ - https://english.visitkorea.or.kr/svc/contents/contentsView.do?menuSn=904&vcontsId=221205 - http://eng.balwoo.or.kr/index.php - https://explore.airasia.com/assets/bltc7b69020d9bb2e60/traditional-korean-teahouses-a-soothing-respite-in-south-korea
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07 lug 2025
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07 lug 2025
L’Italia abbraccia il K-pop: Un anno di concerti dalla Terra del Calmo Mattino Il K-pop, uno dei prodotti più fiorenti dell’Hallyu (한류), fenomeno globale e motore del flusso culturale sudcoreano, sta incontrando sempre maggiore popolarità tra il pubblico di ogni età proveniente da tutto il mondo. Soprattutto negli ultimi anni, ha iniziato ad attirare l’interesse anche di una grande fetta del pubblico italiano e questo si riscontra visibilmente nel numero sempre crescente di concerti che l’Italia ha ospitato e ospiterà nel corso del 2025. di Antonella Gasdia Dai P1Harmony agli ATEEZ dalle Kiss of Life a gruppi più di nicchia: il 2025 si può considerare come l’anno del K-pop in Italia. Numerosi sono stati gli eventi musicali che hanno ospitato star sudcoreane, ormai sempre più apprezzate da una vasta e diversificata gamma di fan o semplici ascoltatori via via più proiettati ad abbracciare ciò che un Paese lontano, eppure ammaliante e ricco di cultura, ha da offrire. Il K-pop, sviluppatosi già verso la fine degli anni Novanta grazie ai cosiddetti gruppi musicali di prima generazione, tra cui si annoverano gli H.O.T. (High-Five Of Teenagers), ha già subito una rivoluzionaria scossa con PSY e la sua “Gangnam Style”, che nell’estate del 2012 ha raggiunto, per la prima volta, l’intero globo con il suo ritmo e la sua coreografia virale. Com’è ben noto, sono stati i gruppi che in Corea vengono definiti di terza generazione, tra cui si annoverano Exo, Got7, Nct, Bts, Twice, BlackPink e altri, ad aver percorso ed espanso la strada aperta da PSY e ad aver attirato l’attenzione di un panorama musicale che ha accolto, seppur con qualche reticenza, un mondo nuovo, fatto di melodie inedite, coreografie intense e perfettamente sincronizzate, e stili innovativi. Nel corso degli anni, molti Paesi, tra cui l’Italia, hanno iniziato a organizzare e accogliere eventi K-pop e quest’anno il programma è particolarmente ricco rispetto al passato. Milano, da anni proiettata verso la distribuzione di eventi simili, è aperta al K-pop già dal 2015, quando ha ospitato il gruppo Block B al Fabrique. Rispetto a diversi anni fa, quando era quasi impossibile immaginare di poter assistere in Italia a concerti di gruppi coreani, compresi i più famosi,oggi sono numerosissime le possibilità di farlo. Solo quest’anno, già cinque gruppi sono stati ospitati a Milano, tra Unipol Forum, Alcatraz o Legend Club e due sono impazientemente attesi quest’estate, di cui uno finalmente anche nella capitale: si tratta del grande concerto degli Stray Kids presso lo Stadio Olimpico di Roma, previsto il 30 luglio come parte del World Tour “dominATE” e per cui molti biglietti sono andati sold-out rapidamente. Ma un altro è il concerto forse più atteso dai fan italiani: quello delle BlackPink, previsto il 6 agosto all’Ippodromo Snai di Milano. La grande attesa sta quasi per finire e questa estate sarà, dunque, all’insegna di un sound tutto nuovo che animerà due tra le più importanti città d’Italia. Fonti: - Bosch H., These K-pop concerts will take place in Europe in 2025!, Nolae, 2 gennaio 2025. (https://nolae.se/blogs/news/diese-k-pop-konzerte-werden-2025-in-europa-stattfinden?srsltid=AfmBOor1X3NtlRUY3s3Xj-Ec05KdNSNhrC340kBNPg1vzXBEPUVEl2WP) (Consultato in data 11/06/2025). - Fanpage, Gli Stray Kids a luglio 2025 allo Stadio Olimpico: come acquistare i biglietti per la band K-pop, 29 gennaio 2025 (https://www.fanpage.it/cultura/gli-stray-kids-a-luglio-2025-allo-stadio-olimpico-come-acquistare-i-biglietti-per-la-band-k-pop/) (Consultato in data 11/06/2025) - Sernagiotto C., Le Blackpink per la prima volta in concerto in Italia, con una tappa del tour a Milano, Spettacolo SkyTG24, 20 febbraio 2025
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03 giu 2025
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03 giu 2025
Hansan Ramie Fabric Cultural Festival Un viaggio nella cultura coreana attraverso la stoffa più antica del paese di Rebecca Pignatiello Nel pittoresco villaggio di Hansan, situato nella contea di Seocheon nella provincia di Chungcheongnam, la cultura prende forma attraverso fili intrecciati a mano. Il Hansan Ramie Fabric Cultural Festival è molto più di un evento folkloristico: è un omaggio vivente a uno dei patrimoni immateriali dell’umanità, la tessitura della ramia (mosi), proclamata dall’UNESCO nel 2011. Ogni anno, tra la fine di giugno e l'inizio di luglio, il villaggio si trasforma in un palcoscenico dove antiche tecniche, arte, moda e gastronomia dialogano armoniosamente. La stoffa di ramia, nota per la sua leggerezza e traspirabilità, è ottenuta dalla fibra della pianta di Boehmeria nivea. In Corea, la varietà più pregiata è proprio l’Hansan mosi, realizzato interamente a mano seguendo un processo complesso che può durare settimane. L'arte della tessitura, praticata per secoli dalle donne del villaggio, rappresenta un simbolo di pazienza, maestria e identità culturale. Durante il festival, i visitatori possono assistere a dimostrazioni dal vivo di tutte le fasi della lavorazione: dalla raccolta delle fibre alla filatura, dalla tintura naturale alla tessitura su telai tradizionali. Ma non è solo una mostra statica: il pubblico è invitato a partecipare attivamente in laboratori interattivi, come la Ramie School, dove è possibile provare a filare, tessere o tingere tessuti secondo i metodi antichi. Uno dei momenti clou del festival è la sfilata di moda, in cui stilisti coreani reinterpretano il mosi in chiave contemporanea, dando nuova vita a questa stoffa millenaria. Gli abiti, eleganti e ariosi, dimostrano come la tradizione possa fondersi con il design moderno per creare capi sostenibili e affascinanti. Non mancano spettacoli di danza tradizionale, giochi popolari e mercati artigianali dove si possono acquistare abiti in ramia e vari manufatti d’arte tessile. Anche la cucina ha il suo spazio, con piatti stagionali a base di ingredienti locali, offerti in versioni tradizionali e rivisitate. Il festival ha anche un valore educativo: sono previsti incontri e conferenze su temi legati alla conservazione del patrimonio culturale, alla sostenibilità dei tessuti naturali e al ruolo delle comunità locali nella trasmissione delle tradizioni. In un’epoca dominata dalla produzione di massa, l’Hansan Ramie Fabric Cultural Festival è un invito a rallentare, a toccare con mano la bellezza dell’artigianato e a riscoprire il valore del "fatto a mano". Un'esperienza immersiva che intreccia storia, arte e futuro. Fonti: UNESCO - Weaving of Mosi (fine ramie) in the Hansan region https://ich.unesco.org/en/RL/weaving-of-mosi-fine-ramie-in-the-hansan-region-00453 Visit Korea - Hansan Ramie Fabric Cultural Festival https://english.visitkorea.or.kr/svc/whereToGo/locIntrdn/rgnContentsView.do?vcontsId=77236 Real Korea - Hansan Ramie Fabric Cultural Festival https://www.realk.kr/destination/chungcheongnam-do/seocheon-gun/hansan-ramie-fabric-cultural-festival Wikipedia - Hansan Mosi https://en.wikipedia.org/wiki/Hansan_Mosi Sito ufficiale della contea di Seocheon https://www.seocheon.go.kr/eng/sub03_01_03.do