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  1. Il matrimonio in Corea. Tra tradizione e nuove tendenze

    Post Date : 07 aprile 2025
    Event Date : 07 aprile 2025
    Il matrimonio in Corea Tra tradizione e nuove tendenze di Sara Bochicchio Abito bianco e smoking sono oggi di uso comune anche in Corea del Sud, soprattutto quando i matrimoni vengono celebrati in chiesa o nelle Wedding Hall. In questi luoghi, arredati con eleganza e ricolmi di fiori, si respira un’atmosfera da fiaba e fiabesche sono le foto che qui vengono scattate. La fotografia ha grande importanza anche prima dei matrimoni; infatti, in Corea vi è l’usanza di rivolgersi a professionisti per realizzare set prematrimoniali. Le tenere foto in cui i futuri sposi vengono ritratti saranno utilizzate per invitare amici e parenti alla celebrazione delle nozze. La cerimonia dura circa un'ora, seguita da un rinfresco, che ha una durata altrettanto breve se paragonato a quello italiano. Tuttavia, sono ancora molti i coreani che si sposano seguendo il rito tradizionale, dove a fare da protagonista non è il candido bianco dell’abito della sposa, ma un tripudio di colori, a partire dal rosso degli yŏnji-gonji, il classico trucco composto da due cerchi rossi sulle guance e uno sulla fronte, simboli di giovinezza. A impreziosire l’abito nuziale vi sono poi il wŏnsam, un soprabito ricamato finemente, e il taenggi, un nastro che decora la treccia della sposa. In passato, lo sposo inviava alla futura consorte il sajudanja, una lettera divinatoria con la sua data di nascita, cifre che si credeva determinassero il destino e il carattere di una persona. La sposa rispondeva con il taegildanja, indicando la data delle nozze stabilita da un indovino. La famiglia dello sposo preparava quindi il baule ham, con doni come stoffa per l’abito nuziale e semi di cereali, simboli di prosperità. Lo sposo, dopo aver onorato gli antenati, si recava al villaggio della sposa a cavallo, accompagnato da un corteo di familiari e portatori di doni. Una volta arrivati, questi si cambiavano d’abito e la cerimonia iniziava con il chonan, un giuramento di fedeltà celebrato nel cortile. Su un tavolo con un paravento venivano disposti simboli di buon auspicio, tra cui anatre (simboli di fedeltà), pino e bambù (costanza e lunga vita), riso (abbondanza), castagne (felicità), giuggiole (prole numerosa) e una gallina (fecondità). Secondo le tradizioni regionali, durante la prima notte di nozze, parenti e amici facevano rumore e spiavano la coppia; per prenderla in giro praticavano la tradizione di fare buchi nella carta hanji. Al termine della cerimonia la sposa veniva condotta nella casa padronale, portando doni per il rito del p’ebaek. In questo rito, la donna onorava i suoceri inchinandosi a loro e offrendo vino di riso. I suoceri, quindi, lanciavano giuggiole e castagne, che i novelli sposi raccoglievano tra le maniche dei loro abiti, come augurio di una prole abbondante. Fonti: David A. Tizzard, Have you ever been to a Korean wedding?  https://www.koreatimes.co.kr/www/opinion/2025/02/715_386004.html Giuseppina De Nicola, Sistema familiare e società in Corea. Dall'antichità a oggi, FrancoAngeli, Milano, 2018
  2. Visti per stranieri in Corea del Sud

    Post Date : 07 aprile 2025
    Event Date : 07 aprile 2025
    Visti per stranieri in Corea del Sud Scopriamo quali siano i visti più utili e comuni per chi desidera vivere in Corea di Viola Cecchi La Corea del Sud è una meta sempre più ambita da chiunque decida di trascorrere un periodo all’estero di breve o lunga durata. Che si decida di andare in Corea per studiare o lavorare, è necessario ottenere il visto corretto. In questo articolo vi illustreremo quali sono i visti generalmente più diffusi e utili per gli stranieri che si trasferiscono nel paese asiatico. Vi indirizziamo comunque sui siti istituzionali di competenza per reperire informazioni più approfondite. Visti per visitare la Corea Per visitare la Corea i cittadini italiani non necessitano di alcun visto per soggiorni fino a 90 giorni. Invitiamo i cittadini di altri paesi a informarsi sul proprio caso specifico. In generale per soggiorni brevi viene emesso il visto C-3. Visti per studiare e vivere la cultura coreana Coloro che desiderano studiare in Corea hanno diverse opzioni. Chi vuole ottenere una laurea o un dottorato presso un’università coreana ha a disposizione il visto D-2. Chi invece vuole concentrarsi sullo studio del coreano può iscriversi a corsi di lingua e ottenere un visto D-4. Entrambi i visti hanno come condizione quella di essere sponsorizzati da un’università o da un’istituzione educativa coreana. La durata del primo dipende da quella del corso di studi scelto, mentre quella del secondo non può superare i 2 anni. Con entrambi è possibile lavorare part-time per mantenersi durante gli studi. Tra i più amati e sfruttati abbiamo poi il Working Holiday Visa (H-1) che permette ai giovani dai 18 ai 30 anni di trascorrere un anno in Corea studiando, lavorando o semplicemente viaggiando. Per questo visto non è necessario avere nessuno sponsor coreano, il che garantisce una grande libertà a chi lo ottiene. Visti per lavorare in Corea Il visto per eccellenza richiesto da chiunque desideri lavorare in Corea è quello per lavoratori specializzati (E-7). Molto popolare è anche l’E-2, pensato per gli insegnanti stranieri di lingue diverse dal coreano. In questi casi, a sponsorizzare il richiedente deve essere un’azienda o una scuola di lingua con sede in Corea. La validità di questi visti è strettamente legata al mantenimento del posto di lavoro. Recentemente è stato presentato un nuovo visto per nomadi digitali che permette a lavoratori da remoto, dipendenti di aziende straniere, di soggiornare in Corea per un massimo di 2 anni. Per questo visto però è necessario avere uno stipendio annuo doppio rispetto a quello medio coreano, requisito non facile da soddisfare. Visti a lunga durata Tra i visti non legati alle attività lavorative in Corea vi è il visto per residenti (F-2) ottenibile con un sistema a punti dopo aver trascorso alcuni anni nel paese, e il visto matrimoniale (F-6) per i coniugi di cittadini coreani. Viste le difficoltà demografiche che stanno vivendo molti paesi sviluppati, tra cui la Corea, si prevede che il governo coreano lancerà a breve anche altri visti per attrarre sempre più stranieri. Come abbiamo visto, esistono però già diverse possibilità per coloro che desiderano fare della Corea la propria casa, anche solo per brevi periodi. Fonti: ● https://www.immigration.go.kr/bbs/immigration_eng/230/454085/download.do ● https://www.korea.net/NewsFocus/Society/view?articleId=259166 ● https://www.digitalnomadskorea.com/post/everything-you-need-to-know-about-koreas-digital-nomad-visa
  3. Hanbok e Tradizione: i festival coreani che celebrano un patrimonio di eleganza

    Post Date : 07 aprile 2025
    Event Date : 07 aprile 2025
    Hanbok e Tradizione: i festival coreani che celebrano un patrimonio di eleganza L’Hanbok (한복), il tradizionale abito coreano, è molto più di un semplice capo d’abbigliamento:  rappresenta un ponte tra passato e presente, un simbolo di eleganza e identità culturale.  Ogni anno, diversi festival in Corea celebrano questa iconica veste,  offrendo ai visitatori esperienze immersive tra sfilate, mostre e spettacoli. di Antonella Gasdia Nella "Terra del Calmo Mattino", dove la modernità avanza insieme agli inevitabili cambiamenti dettati dal progresso, risuonano ancora forti gli echi di una tradizione che resiste nel tempo, un percorso che prosegue anche attraverso la conservazione di un’antica bellezza: quella degli elaborati tessuti che danno forma agli abiti tradizionali coreani, simbolo distintivo che ancora oggi richiama l’eredità di un passato non troppo lontano. Per ribadire il valore custodito in questi preziosi ricami, vero patrimonio di eleganza, ogni anno si organizzano numerosi eventi per metterne in luce la raffinatezza. Tra questi figura il K-Royal Culture Festival, uno degli eventi principali dedicati al patrimonio culturale coreano, che si tiene due volte l'anno, in primavera e in autunno, offrendo ai partecipanti non solo la possibilità di indossare l’hanbok, ma anche di prendere parte a lezioni, esibizioni e altre attività. Quest’anno la sessione primaverile si terrà dal 24 aprile al 4 maggio, in collaborazione con l’ente Korea Heritage Agency, e toccherà location quali i palazzi Gyeongbokgung, Changdeokgung, Deoksugung, Changgyeonggung e Jongmyo, offrendo un’esperienza immersiva, come se si venisse catapultati nella passata epoca Joseon (1392 – 1910). In particolare, presso il palazzo reale Gyeongbokgung, cuore della promozione dell'Hanbok, sono comuni vere e proprie rievocazioni storiche, accompagnate da spettacoli di musica tradizionale coreana, come il suggestivo Banchetto Reale in Hanbok, tenutosi nell’ottobre dello scorso anno. Quest’anno si segnalano festival a Jongno, nel cuore storico di Seoul, dove l’Hanbok viene celebrato con sfilate, mostre e altre attività culturali, e a Jeonju, nel villaggio tradizionale hanok, dove cultura e gastronomia si intrecciano durante l’evento. Vi sono poi molte altre occasioni in cui l’Hanbok riveste un ruolo centrale, come il Seollal, o Capodanno lunare, e il Chuseok, durante i quali indossarlo rappresenta un segno di profondo rispetto per la tradizione, elemento chiave di queste festività. L’Hanbok, dunque, anche grazie alla crescente attenzione alla sua valorizzazione da parte di enti come il Ministero della Cultura coreano, non solo è diventato più accessibile e apprezzato, ma continua a essere un’eredità viva che attraversa le generazioni. Fonti: ● Agoda, Experience Hanbok Festivals in South Korea’s Vibrant Culture, Febbraio 2025 (Consultato in data: 18/03/2025) ● Gungjungmunhwachukjeon (Royal Cultural Festival), Call for Volunteers: 2025 Spring K-Royal Culture Festival, Febbraio 2025 (Consultato in data: 18/03/2025) ● Korean Embassy in Netherlands, Jongno Hanbok Festival – The culture of Korea, Gennaio 2025 (Consultato in data: 18/03/2025) ● The Korea Herald, Experience the Beauty of Hanbok at the K-Royal Culture Festival, Settembre 2024 (Consultato in data 18/03/2025)
  4. 100 Meraviglie da Scoprire in Corea del Sud tra il 2025 e il 2026

    Post Date : 07 aprile 2025
    Event Date : 07 aprile 2025
    100 Meraviglie da Scoprire in Corea del Sud tra il 2025 e il 2026 Un viaggio tra storia, natura e modernità di Rebecca Pignatiello La Corea del Sud si prepara a incantare i viaggiatori con una lista speciale: 100 destinazioni imperdibili per il biennio 2025-2026. Annunciata dal Ministero della Cultura, dello Sport e del Turismo in collaborazione con l'Organizzazione del Turismo Coreano, questa selezione biennale celebra la bellezza e la diversità del paese, tra vibranti metropoli, siti storici, panorami mozzafiato e tradizioni senza tempo. Che voi siate amanti della cultura, della gastronomia o della natura, troverete sicuramente una meta perfetta per voi. Seoul, la capitale coreana, rappresenta un perfetto mix di antico e moderno. Qui è possibile passeggiare tra maestosi palazzi reali, come il Gyeongbokgung, immergendosi nella storia della dinastia Joseon, oppure perdersi tra i vicoli del Bukchon Hanok Village, dove le case tradizionali offrono scorci suggestivi. Per una serata indimenticabile, il quartiere di Hongdae accoglie con la sua energia, tra musica dal vivo e street food irresistibile. Nei dintorni di Seoul, la provincia di Gyeonggi offre esperienze uniche. La Fortezza di Suwon Hwaseong, patrimonio UNESCO, testimonia l'ingegno architettonico coreano, mentre il Korean Folk Village permette di fare un salto nel passato, immergendosi nella vita e nelle tradizioni della Corea di un tempo attraverso ricostruzioni dettagliate. La regione montuosa di Gangwon saprà conquistare anche i più avventurosi. Il Parco Nazionale di Seoraksan, con le sue vette spettacolari e i templi nascosti, è un paradiso per gli escursionisti. Dopo una giornata all'aria aperta, ci si può rilassare nella città termale di Sokcho o sulle spiagge dorate della costa orientale. Questa regione è un tesoro di storia e cultura. Il Tempio di Beopjusa, immerso nel Parco Nazionale di Songnisan, offre un'esperienza mistica unica. A Gongju, è possibile esplorare la Tomba del Re Muryeong, testimone di un glorioso passato. Nessun viaggio in Corea è completo senza un tour gastronomico e la regione di Jeolla è la meta ideale! La città di Jeonju, riconosciuta dall'UNESCO come capitale del cibo, è il luogo perfetto per gustare un autentico bibimbap. Qui si può anche passeggiare nel pittoresco Hanok Village e ammirare la fusione tra cultura e gastronomia. La storica città di Gyeongju, spesso definita un "museo a cielo aperto", ospita siti straordinari come il Tempio Bulguksa e la Grotta Seokguram. Busan, affacciata sul mare, è una città che combina paesaggi spettacolari e una vivace atmosfera urbana. Qui si può godere del sole sulla celebre spiaggia di Haeundae, passeggiare lungo la colorata Gamcheon Culture Village e assaporare il miglior pesce fresco al mercato di Jagalchi. Ultima ma non meno importante, l'incantevole isola di Jeju, spesso paragonata alle Hawaii per i suoi paesaggi vulcanici e le sue spiagge spettacolari. Imperdibile è l'alba sul Seongsan Ilchulbong o una camminata sul Monte Hallasan, la vetta più alta della Corea del Sud. Grazie a questa selezione di 100 meraviglie, la Corea del Sud si conferma una destinazione imperdibile per chiunque voglia esplorare un paese ricco di storia, natura e innovazione. Qualunque sia l’interesse, c'è un angolo di Corea pronto a stupire! Fonti: The Korea Times Korea.net Korea JoongAng Daily
  5. Fiori di ciliegio e canole al centro dei festival primaverili

    Post Date : 03 marzo 2025
    Event Date : 03 marzo 2025
    Fiori di ciliegio e canole al centro dei festival primaverili La bellezza della natura diviene protagonista assoluta in questi eventi di Crippa Silvia Maria La primavera è quasi alle porte, i fiori timidamente si fanno largo nella terra fredda invernale e i festival per celebrare la natura e le sue bellezze sono un appuntamento immancabile. Tra i festival più famosi della Corea vi è il Jinhae Gunhangje Festival (진해군항제) che si svolge nell’omonima città di Jinhae, a sud della penisola coreana, tra la fine di marzo e gli inizi di aprile. Migliaia di persone si mobilitano da tutto il Paese per ammirare la bellezza dei fiori di ciliegio che vengono celebrati in questi giorni di festival. I circa 360.000 alberi di ciliegio sono visibili da ogni angolo della città ma tre rimangono gli spot principali e più amati: la Gyeonghwa Station Cherry Blossom Road, il torrente Yeojwacheon e la collina Anmingogae. La Gyeonghwa Station Cherry Blossom Road è la strada che si dilunga nei pressi della stazione, ormai in disuso, di Gyeonghwa. Parte integrante della magia del posto è il poter camminare sui binari accompagnati dai vari alberi di ciliegio e dai loro petali che, cadendo, generano una sorta di effetto magico nell’aria. Ciò che rende ancora più caratteristico questo luogo è la presenza di treni di colore rosso, bianco e blu, che sono un perfetto sfondo per le innumerevoli fotografie ricordo. Le rive del torrente Yeojwacheon, lungo circa 1,5 chilometri, sono costellate da alberi di ciliegio che creano un’atmosfera molto romantica. Non a caso qui è presente anche il famoso Romance Bridge, ponte comparso nel drama Romance (2002). Infine, se ci si dirige sulla collina Anmingogae, si potrà attraversare per 6 chilometri l’incantevole Cherry Blossom Tunnel, un tunnel, come suggerisce il nome, creato dagli alberi di ciliegio in fiore. Una curiosità importante su questo festival e che si riallaccia alle sue origini va a ritrovarsi proprio nel suo nome: Gunhangje, significa Festival della Base Navale. Perché un festival dedicato ai fiori di ciliegio dovrebbe avere un nome legato ad un ambiente militare? Il principale porto di origine della Marina della Repubblica di Corea si trova proprio nella città di Jinhae e nel 1963 il festival fu istituito sotto la guida del quartier generale di controllo navale di Jinhae. Venne unita la necessità di commemorare le gesta e il nobile spirito dell’ammiraglio Yi Sun-sin al desiderio di promuovere la cultura e le arti locali. Con gli anni il festival crebbe in grandezza e importanza e tra gli anni ‘80 e ‘90 divenne punto di riferimento per ammirare la fioritura dei ciliegi, mantenendo fino ai giorni nostri questa incantevole caratteristica. Un altro festival primaverile che merita attenzione è il Cheongsando Slow Walking Festival (청산도 슬로걷기축제). La città di Cheongsando, riconosciuta come prima Slow City dell’Asia, si trova in una delle isole meridionali della Corea ed era solita ospitare il festival per il periodo di un mese. Dall’anno scorso la durata è stata ridotta a 15 giorni durante il mese di aprile ma questo non intacca l’autenticità e la bellezza dell’evento. Aprile, infatti è il mese migliore per apprezzare la fioritura delle canole e dell’orzo e, durante il festival, si possono ammirare queste distese di giallo con il mare come sfondo. Sono inoltre organizzati diversi eventi culturali nonchè mostre e i visitatori possono godersi il paesaggio primaverile grazie agli 11 percorsi di slow walking, il più importante, ovviamente, è il percorso di slow walking tra i fiori di canola. Cheongsando oltre ad essere una città è anche una splendida isola che coniuga scenari naturali e tradizione. Non a caso, è stata il set del film Seopyeonje (Im Kwon-taek, 1993), il primo film sudcoreano ad aver superato un milione di spettatori e che ha avuto un'influenza significativa nel ravvivare l'interesse popolare per la cultura tradizionale coreana e il pansori. Per ulteriori curiosità riguardo ai festival primaverili (e non) in Corea, vi consiglio la lettura dei seguenti articoli di Corea Today pubblicati gli anni scorsi: Jinhae e i fiori di ciliegio (https://italia.korean-culture.org/it/1373/board/966/read/107481) I festival primaverili ed estivi da non perdere! (https://italia.korean-culture.org/it/1373/board/966/read/129570) In viaggio tra i colori della Corea del Sud (https://italia.korean-culture.org/it/1373/board/966/read/121956) Fonti: 진해군항제 https://jgfestival.or.kr/sub/history.php VisitKorea https://english.visitkorea.or.kr/svc/whereToGo/locIntrdn/rgnContentsView.do?vcontsId=124524 ohmynews https://www.ohmynews.com/NWS_Web/View/at_pg.aspx?CNTN_CD=A0003000585 hankyung https://www.hankyung.com/article/202502146139K Wando https://www.wando.go.kr/tour/sub.cs?m=97 kmdb https://www.kmdb.or.kr/db/kor/detail/movie/K/04629 Istituto Culturale Coreano https://italia.korean-culture.org/it/1817/korea/1254