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  1. Fiori di ciliegio e canole al centro dei festival primaverili

    Post Date : 03 March 2025
    Event Date : 03 March 2025
    Fiori di ciliegio e canole al centro dei festival primaverili La bellezza della natura diviene protagonista assoluta in questi eventi di Crippa Silvia Maria La primavera è quasi alle porte, i fiori timidamente si fanno largo nella terra fredda invernale e i festival per celebrare la natura e le sue bellezze sono un appuntamento immancabile. Tra i festival più famosi della Corea vi è il Jinhae Gunhangje Festival (진해군항제) che si svolge nell’omonima città di Jinhae, a sud della penisola coreana, tra la fine di marzo e gli inizi di aprile. Migliaia di persone si mobilitano da tutto il Paese per ammirare la bellezza dei fiori di ciliegio che vengono celebrati in questi giorni di festival. I circa 360.000 alberi di ciliegio sono visibili da ogni angolo della città ma tre rimangono gli spot principali e più amati: la Gyeonghwa Station Cherry Blossom Road, il torrente Yeojwacheon e la collina Anmingogae. La Gyeonghwa Station Cherry Blossom Road è la strada che si dilunga nei pressi della stazione, ormai in disuso, di Gyeonghwa. Parte integrante della magia del posto è il poter camminare sui binari accompagnati dai vari alberi di ciliegio e dai loro petali che, cadendo, generano una sorta di effetto magico nell’aria. Ciò che rende ancora più caratteristico questo luogo è la presenza di treni di colore rosso, bianco e blu, che sono un perfetto sfondo per le innumerevoli fotografie ricordo. Le rive del torrente Yeojwacheon, lungo circa 1,5 chilometri, sono costellate da alberi di ciliegio che creano un’atmosfera molto romantica. Non a caso qui è presente anche il famoso Romance Bridge, ponte comparso nel drama Romance (2002). Infine, se ci si dirige sulla collina Anmingogae, si potrà attraversare per 6 chilometri l’incantevole Cherry Blossom Tunnel, un tunnel, come suggerisce il nome, creato dagli alberi di ciliegio in fiore. Una curiosità importante su questo festival e che si riallaccia alle sue origini va a ritrovarsi proprio nel suo nome: Gunhangje, significa Festival della Base Navale. Perché un festival dedicato ai fiori di ciliegio dovrebbe avere un nome legato ad un ambiente militare? Il principale porto di origine della Marina della Repubblica di Corea si trova proprio nella città di Jinhae e nel 1963 il festival fu istituito sotto la guida del quartier generale di controllo navale di Jinhae. Venne unita la necessità di commemorare le gesta e il nobile spirito dell’ammiraglio Yi Sun-sin al desiderio di promuovere la cultura e le arti locali. Con gli anni il festival crebbe in grandezza e importanza e tra gli anni ‘80 e ‘90 divenne punto di riferimento per ammirare la fioritura dei ciliegi, mantenendo fino ai giorni nostri questa incantevole caratteristica. Un altro festival primaverile che merita attenzione è il Cheongsando Slow Walking Festival (청산도 슬로걷기축제). La città di Cheongsando, riconosciuta come prima Slow City dell’Asia, si trova in una delle isole meridionali della Corea ed era solita ospitare il festival per il periodo di un mese. Dall’anno scorso la durata è stata ridotta a 15 giorni durante il mese di aprile ma questo non intacca l’autenticità e la bellezza dell’evento. Aprile, infatti è il mese migliore per apprezzare la fioritura delle canole e dell’orzo e, durante il festival, si possono ammirare queste distese di giallo con il mare come sfondo. Sono inoltre organizzati diversi eventi culturali nonchè mostre e i visitatori possono godersi il paesaggio primaverile grazie agli 11 percorsi di slow walking, il più importante, ovviamente, è il percorso di slow walking tra i fiori di canola. Cheongsando oltre ad essere una città è anche una splendida isola che coniuga scenari naturali e tradizione. Non a caso, è stata il set del film Seopyeonje (Im Kwon-taek, 1993), il primo film sudcoreano ad aver superato un milione di spettatori e che ha avuto un'influenza significativa nel ravvivare l'interesse popolare per la cultura tradizionale coreana e il pansori. Per ulteriori curiosità riguardo ai festival primaverili (e non) in Corea, vi consiglio la lettura dei seguenti articoli di Corea Today pubblicati gli anni scorsi: Jinhae e i fiori di ciliegio (https://italia.korean-culture.org/it/1373/board/966/read/107481) I festival primaverili ed estivi da non perdere! (https://italia.korean-culture.org/it/1373/board/966/read/129570) In viaggio tra i colori della Corea del Sud (https://italia.korean-culture.org/it/1373/board/966/read/121956) Fonti: 진해군항제 https://jgfestival.or.kr/sub/history.php VisitKorea https://english.visitkorea.or.kr/svc/whereToGo/locIntrdn/rgnContentsView.do?vcontsId=124524 ohmynews https://www.ohmynews.com/NWS_Web/View/at_pg.aspx?CNTN_CD=A0003000585 hankyung https://www.hankyung.com/article/202502146139K Wando https://www.wando.go.kr/tour/sub.cs?m=97 kmdb https://www.kmdb.or.kr/db/kor/detail/movie/K/04629 Istituto Culturale Coreano https://italia.korean-culture.org/it/1817/korea/1254
  2. La Principessa Bari, Heungbu e Il lago delle fate celesti

    Post Date : 03 March 2025
    Event Date : 03 March 2025
    La Principessa Bari, Heungbu e Il lago delle fate celesti Cenerentola, Cappuccetto Rosso e il Gatto con gli Stivali lasciano il posto, in Corea, a storie come Heungbu e Nolbu, La principessa Bari e La fata celeste e il taglialegna. Ma quali sono le fiabe più famose della penisola coreana? Andiamo alla scoperta di tre fiabe che qualsiasi bambino (e adulto) coreano conosce! di Ludovica Vittoria Gagliardi Ogni Paese ha il proprio arsenale di fiabe che offre uno spaccato della società dell’epoca in cui sono state tramandate. L’origine delle fiabe in Corea viene dal Buddismo, dal Confucianesimo e dallo sciamanesimo. Nate principalmente in zone rurali, fungevano da specchio della società e da mezzo di trasmissione dei valori; venivano spesso raccontate in spettacoli dove un oratore incitava il pubblico a interagire. Oltre a trasmettere valori morali, venivano usate anche per spiegare fenomeni naturali e mitologici. La fata celeste e il boscaiolo Un giorno, un boscaiolo salvò un cervo dai cacciatori. Per ringraziarlo, l’animale gli rivelò un segreto: al lago dove le fate celesti facevano il bagno, avrebbe potuto prendere in moglie una di loro nascondendole l’abito alato, ma senza restituirglielo prima della nascita del terzo figlio. Seguendo il consiglio, il boscaiolo nascose l’abito e sposò la fata celeste. Tuttavia, dopo la nascita del secondo figlio, impietosito dalle sue suppliche, glielo restituì. Non appena lo indossò, la fata tornò in cielo portando con sé i bambini. Disperato, il boscaiolo si rivolse di nuovo al cervo, che gli donò fagioli magici. Da essi crebbe una pianta altissima che raggiungeva il cielo, permettendogli di scalare fino alla sua famiglia. Col tempo, però, il boscaiolo sentì nostalgia della madre. Ottenuto il permesso di tornare sulla terra, discese a cavallo di un destriero celeste, con il divieto di scenderne mai. Quando rivide il figlio, la madre, felice, gli preparò la sua zuppa preferita, ma il boscaiolo ne rovesciò accidentalmente un po’ sul cavallo, che, spaventato, si impennò e lo fece cadere. Rimasto solo sulla terra, il boscaiolo morì di dolore e si trasformò in un gallo, che ancora oggi canta rivolto al cielo. La favola della principessa Bari Bari è considerata antenata mitologica degli sciamani coreani e questa è una delle più antiche fiabe della tradizione coreana. L’amore per i genitori è alla base della cultura coreana e infatti la fiaba di Bari è il più grande esempio di amore filiale. Bari, ennesima figlia di Re Ogu, viene abbandonata alla nascita poichè femmina. Anni dopo, scopre che i genitori sono gravemente malati e parte per un lungo viaggio alla ricerca di un elisir. Tornata troppo tardi, riesce comunque a riportarli in vita e, per la sua devozione, diventa una dea sciamanica che guida le anime nell’aldilà. La storia di Heungbu e Nolbu Heungbu e Nolbu erano due fratelli molto diversi: Nolbu era avido e crudele, mentre Heungbu era gentile e generoso. Dopo la morte del padre, Nolbu cacciò di casa il fratello minore, lasciandolo in miseria. Un giorno, Heungbu trovò una rondine ferita e la curò con premura. In segno di gratitudine, l’uccello tornò l’anno successivo con un seme magico di zucca, da cui nacquero zucche piene di tesori. Venuto a sapere della fortuna del fratello, Nolbu cercò di ottenere lo stesso risultato, ma con l’inganno: spezzò intenzionalmente la zampa di una rondine per poi curarla. La rondine, però, gli portò un seme maledetto, e dalle zucche che ne nacquero uscirono spiriti maligni che distrussero la sua casa. Disperato, Nolbu chiese aiuto a Heungbu, che lo accolse con generosità. Da quel momento, Nolbu si pentì e imparò il valore della bontà. Dal 26 febbraio fino il 2 maggio 2025 all’Istituto Culturale Coreano ci sarà una mostra dell'illustratrice Wooh Nayoung con il titolo di "Fiabe occidentali in Hanbok" dove si potranno vedere delle illustrazioni delle fiabe che tutti conosciamo però “vestite” da un tocco coreano! Fonti: https://www.korea.net/NewsFocus/Culture/view?articleId=120797 https://www.gutenberg.org/files/51002/51002-h/51002-h.htm https://www.90daykorean.com/korean-folktales/ http://en.wikipedia.org/wiki/Korean_folklore https://korelimited.com/blogs/korelimited/korean-fables-from-your-childhood?srsltid=AfmBOopdoninj1
  3. Eventi sul cinema coreano in Italia da non perdere quest'anno 2025

    Post Date : 03 March 2025
    Event Date : 03 March 2025
    Eventi sul cinema coreano in Italia da non perdere quest'anno 2025 Il Florence Korea Film Fest e L’Asian Film Festival di Roma di Vincenzo Acampora Nel panorama cinematografico italiano del 2025, due eventi spiccano per la celebrazione e la promozione del cinema coreano: il Florence Korea Film Fest e il Korean Day all'interno dell'Asian Film Festival di Roma. Giunto alla sua 23ª edizione, il Florence Korea Film Fest si terrà a Firenze dal 20 al 29 marzo 2025. Questo festival rappresenta da oltre vent'anni un punto di riferimento per gli appassionati di cinema coreano in Italia e in Europa. Nel corso degli anni, il Florence Korea Film Fest ha ospitato personalità di spicco, tra cui vincitori di premi internazionali come l'Oscar e la Palma d'Oro, contribuendo a diffondere e valorizzare il cinema coreano nel contesto europeo. Organizzato dall'associazione Taegukgi - Toscana Korea Association, in collaborazione tra gli altri, con l’Ambasciata della Repubblica di Corea in Italia, l’Istituto Culturale Coreano e il Korean Film Council, il festival offre una ricca selezione di film che spaziano dai documentari ai cortometraggi, includendo anche retrospettive sui principali registi della cinematografia coreana contemporanea. Tra gli ospiti ci sarà il regista Na Hong-jin, regista innovativo di thriller come The Chaser (2008) e The Wailing (2016), e durante il festival ci sarà una retrospettiva a lui dedicata. Anche l’attore Hwang Jung-Min sarà tra gli ospiti del festival, uno degli attori più prolifici del cinema e della TV, protagonista di una masterclass imperdibile a Firenze. Le proiezioni avranno luogo presso il Cinema La Compagnia, consolidato centro culturale fiorentino. Oltre alle proiezioni, il festival propone anche mostre d'arte e laboratori creativi, serate di musica coreana, offrendo al pubblico un'immersione completa nella cultura coreana. L'Asian Film Festival di Roma, giunto alla sua 22ª edizione, si svolgerà dal 9 al 16 aprile 2025 presso il Cinema Farnese a Roma. Questo festival è dedicato al cinema d'autore proveniente dai paesi dell'Estremo Oriente, offrendo una panoramica sulle produzioni cinematografiche più recenti e significative. All'interno della manifestazione, il Korean Day rappresenta un momento speciale dedicato esclusivamente al cinema coreano. Durante questa giornata, il pubblico avrà l'opportunità di assistere a proiezioni di film coreani selezionati, spesso in anteprima nazionale, e di partecipare a incontri con registi e attori. Tra i film in programma By the stream di Hong Sang-soo, Fragment primo lungometraggio di Kim Sung Yoon già aiuto regista per i film The Vanished (2018) e Kim Ji-Young, Born 1982 (2019), Lucky, Apartment debutto nella regia per Kangyu Garam e infine A girl with closed eyes di Sun Young Chun. Il Korean Day è organizzato in collaborazione con l'Istituto Culturale Coreano in Italia, a testimonianza dei forti legami culturali tra i due paesi. Il Korean Day si svolgerà sabato 12 aprile 2025. Questi due eventi rappresentano un'occasione imperdibile per gli appassionati di cinema e per coloro che desiderano approfondire la conoscenza della cultura coreana attraverso la sua produzione cinematografica. La programmazione dettagliata dei film e degli eventi correlati sarà disponibile sui siti ufficiali dei rispettivi festival man mano che ci si avvicina alle date di svolgimento. Fonti: https://koreafilmfest.com/ https://www.asianfilmfestival.info/ https://filmfreeway.com/AsianFilmFestival https://www.biff.kr/eng/html/program/prog_view.asp?idx=75934&c_idx=403
  4. Il movimento del 1° marzo attraverso libri, film e serie tv

    Post Date : 03 March 2025
    Event Date : 03 March 2025
    Il movimento del 1° marzo attraverso libri, film e serie tv La giornata dell’indipendenza come protagonista: una lotta che non sarà mai dimenticata dal popolo coreano di Marianna Demarchi Il primo marzo in Corea si festeggia il Sam-il-jeol (3.1절), ossia la giornata in memoria del movimento per l’indipendenza coreana che ha avuto luogo il primo marzo 1919. Si trattò di una coraggiosa mobilitazione pacifica avvenuta su scala nazionale durante la quale il popolo coreano rivendicò la propria indipendenza dal dominio giapponese. Trattandosi di un momento storico molto importante per la nazione, non è raro trovare contenuti mediali coreani che approcciano l’argomento parlandone in maniera più o meno diretta, trattando la lotta per l’indipendenza come fulcro principale della narrazione oppure mantenendola come sfondo.  Qui di seguito, citiamo alcuni tra i libri, i film e le serie tv che approcciano questo argomento e che sono disponibili anche in lingua italiana. • Come tigri nella neve, di Kim Juhea. Si tratta di un romanzo ambientato a partire dal 1917 che segue la vita di due giovani, Jade e Jungho, che, tentando di risollevarsi dalla propria condizione di povertà, cercano il proprio posto in un paese sull’orlo dello scontro. Qui la lotta coreana per l’indipendenza fa da sfondo alla storia dei due giovani, condizionando in qualche modo la loro esistenza. • L’impero delle ombre, diretto da Kim Jiwoon. Si tratta di un film che racconta la storia di Lee Jungchool, capitano della polizia coreana e incaricato dal governo giapponese di sradicare il movimento per l’indipendenza. Nonostante l’uomo inizialmente non si faccia scrupoli a vendere la propria gente, rimane poi colpito quando un suo ex compagno di classe, ora combattente della resistenza, rimane ucciso. Ciò lo fa dunque dubitare delle sue azioni, facendolo oscillare tra le due fazioni. In questo film, il movimento per l’indipendenza è il vero protagonista della storia e permette di approfondirne determinati aspetti. • Assassination, diretto da Choi Donghoon. Ambientato tra il 1911 e il 1933, questo film segue la storia di un gruppo di attivisti assoldato per assassinare un comandante giapponese. La trama permette di comprendere sempre di più l’intensità della situazione durante il dominio giapponese e il forte desiderio dei coreani di liberarsi da esso, che ha portato a creare numerose fazioni indipendentiste. • Different Dreams, trasmesso da MBC TV. Si tratta di una serie mandata in onda proprio in occasione del centesimo anniversario della creazione del Governo Provvisorio della Repubblica di Corea. Uno dei protagonisti è a capo dell’armamento segreto per la libertà: gruppo che, insieme al Movimento del 1° marzo e alla creazione di un governo provvisorio a Shanghai, sarà fondamentale per il raggiungimento dell’indipendenza coreana. • Freedom Fighter Lee Hoeyoung, trasmesso da KBS1. Si tratta di una miniserie di 5 episodi che racconta la storia di Lee Hoeyoung, un uomo benestante che utilizzò tutti i suoi averi per finanziare la lotta per l’indipendenza, sacrificando tutto alla causa, inclusa la propria vita. Fonti: https://www.viaggioincorea.it/2022/03/01/il-movimento-del-primo-marzo/ https://www.mondocoreano.it/2023/02/27/movimento-del-primo-marzo-come-saperne-di-piu/ https://it.wikipedia.org/wiki/L%27impero_delle_ombre_(film) https://it.wikipedia.org/wiki/Amsal#:~:text=Amsal%20(%EC%95%94%EC%82%B4%2C%20%E6%9A%97%E6%AE%BA)%2C,e%20diretto%20Choi%20Dong%2Dhoon. https://en.wikipedia.org/wiki/Assassination_(2015_film) https://en.wikipedia.org/wiki/Different_Dreams https://en.wikipedia.org/wiki/Freedom_Fighter,_Lee_Hoe-young
  5. Scopriamo insieme i migliori street food in Corea

    Post Date : 04 November 2024
    Event Date : 03 November 2024
    Scopriamo insieme i migliori street food in Corea Metodi infallibili per combattere (e godersi) l’inverno coreano di Sharon Di Primio È innegabile che quando pensiamo agli inverni coreani il nostro primo pensiero sia “freddo, freddo, freddo!”, ma è altrettanto innegabile che il fascino dei palazzi reali innevati, i festival delle lanterne di Seoul e i suoi mercatini di Natale ci offrano una perfetta motivazione per mettere il naso fuori di casa. E in questo articolo abbiamo intenzione di offrirvene un’altra, convincente anche per i vostri stomaci. Vi sarà sicuramente capitato di guardare un k-drama ambientato in inverno, dove in una scena i nostri protagonisti passeggiano in stradine gremite di bancarelle di street food e sbocconcellano del cibo che sembra delizioso. Ebbene, non si tratta di finzione cinematografica, perché gran parte della popolazione coreana nei lunghi inverni trova giovamento raccogliendosi davanti a questi chioschetti che servono piatti speziati, dolci, o salati (spesso tutti insieme) che vi riscalderanno l’anima e la pancia. Di seguito vi proporremo alcuni tra i più gettonati che, ne siamo certi, vi faranno venire l’acquolina in bocca. 1. Tteokbokki: tutti noi avremo sicuramente sentito parlare di questo celebre piatto coreano, apparso per la prima volta nei testi culinari del diciannovesimo secolo. Il Tteokbokki è composto dai “tteok”, ovvero gnocchi di riso, ed è spesso condito con gochujang, una pasta di peperoncino piccante, per scaldarvi anche negli inverni più freddi. 2. Gun-Goguma: più comunemente nota come patata dolce, è popolare sia al nord sia al sud del parallelo, e viene servita semplicemente avvolta nella carta stagnola; quindi, attenzione a non bruciacchiarvi le dita mentre ne assaporate il gusto inconfondibile! 3. Eomuk: “torta di pesce”, arriva dritta dalla città portuale di Busan e ha origini risalenti alla Corea del diciassettesimo secolo. L’eomuk si presenta in varie forme e sapori: quadrato o cilindrico, piccante o cosparso di formaggio fuso, da solo o accompagnato da würstel, riso o calamari, tra gli altri. Ovviamente sempre infilzato in un bastoncino per rendere l’esperienza la più comoda possibile! 4. Gyeran-Ppang: il pane all’uovo fa il suo debutto in Corea nel 1983, quando veniva venduto davanti all’università Inha a Incheon. Da quel momento è diventato un must da provare negli street food. Questo pane soffice e morbido, simile all’impasto dei pancake, racchiude un uovo intero al suo interno. Cotto alla perfezione, acquisisce una leggera crosta dorata, mentre l’uovo si fonde armoniosamente con l’impasto, creando uno spuntino caldo e irresistibile. Questi sono solo alcuni dei piatti più comuni (e più buoni!) che potete assaggiare in Corea, per pochi won negli street food più famosi, come quelli di Myeongdong o Dongdaemun, lasciandovi incantare gli occhi dalle luci invernali e lo stomaco da queste prelibatezze! Fonti: 1. https://inmykorea.com/best-korean-winter-foods-snacks/ 2. https://www.kocis.go.kr/eng/webzine/202012/sub06.html 3. https://en.wikipedia.org/wiki/Roasted_chestnut 4. https://en.wikipedia.org/wiki/Tteokbokki 5. https://en.wikipedia.org/wiki/Roasted_sweet_potato 6. https://en.wikipedia.org/wiki/Gyeran-ppang