바로가기 및 건너띄기 링크
본문 바로가기
주메뉴 바로가기

Notizie

Aqua Paradiso all’Istituto Culturale Coreano in Italia a Roma

  • Data di pubblicazione01 set 2025
  • Visualizzazione306 Hit

Aqua Paradiso all’Istituto Culturale Coreano in Italia a Roma

Una mostra per ridare sacralità all’elemento alla base della vita




di Sara Bochicchio



Viviamo nell’Antropocene, era segnata dal dominio umano sulla Terra. Dalla rivoluzione industriale a oggi, abbiamo sfruttato in modo sconsiderato le risorse naturali a nostra disposizione dimenticando la sacralità della Natura. Pensiamo all’acqua: origine e sostegno della vita su questo pianeta; ogni giorno ne abusiamo, ignorando la crescente crisi idrica.


Dal 7 ottobre al 28 novembre 2025, l’Istituto Culturale Coreano di Roma ospita Aqua Paradiso, mostra che vuole restituire sacralità a questo elemento primordiale ed imprescindibile. Curata dal National Asian Culture Center e presentata a Gwangju nel 2022, arriva in Italia in una nuova veste nell’ambito di un tour internazionale. Qui saranno esposte le opere di:


Boo Jihyun – Where is it going
Recuperando rifiuti abbandonati, come contenitori di plastica e lampade da pesca dismesse, Boo crea installazioni poetiche dove gocce e ombre si alternano senza sosta come pensieri liquidi. Se la versione 2022 evocava il mare notturno, oggi l’artista accentua il simbolismo dello scarto industriale. L’acqua fluisce attraverso contenitori di plastica e sistemi meccanici, dando vita a un ritmo meditativo. L’opera fornisce sia un lirico omaggio all’ordine della natura che un monito contro lo sfruttamento di questo elemento, spingendoci alla domanda: l’acqua che scorre insieme e dentro di noi… Where is it going?


Kwon Hyewon – Liquid Vision
Tra le più rilevanti artiste multimediali coreane, Kwon intreccia natura e tecnologia, memoria e percezione. Qui immagina un robot extraterrestre, dotato di sensi umani, che esplora gli ecosistemi acquatici terrestri. Sculture tattili, con sensori giganti, rilasciano immagini e ricordi al tocco, in un’esperienza simile alla psicometria. Attraverso questo sguardo alieno, l’opera ci invita a riflettere sui legami tra acqua, luce e tatto, immaginando un futuro in cui memoria e percezione si fondono con la tecnologia in organismi ibridi.


Eunhae Jung (eco orot) – Plastic Mandala & Tears of the Sea
Il collettivo eco orot raccoglie da anni frammenti di plastica dalle spiagge di Jeju per comporre e smantellare mandala, rituali di preghiera e ciclicità. L’edizione 2025 assume la forma di una “tartaruga mandala”, ispirata a due storie opposte: una tartaruga morta con lo stomaco pieno di plastica e un’altra che, dopo migliaia di chilometri, è tornata al luogo di nascita. Tears of the Sea, invece, raccoglie 400 piccole bottiglie di vetro a forma di goccia, al cui interno vi sono microplastiche prelevate dal mare: un’opera che dietro l’apparente bellezza rivela dolore e senso di colpa. Entrambe le installazioni trasformano rifiuti marini in veicoli di memoria e responsabilità, fondendo lutto e, al contempo, speranza per la vita oceanica.


Aqua Paradiso è un viaggio sensoriale e un atto di ricongiungimento con l’acqua: un invito a tornare a guardarla con stupore e a ricordare che proteggerla significa proteggere noi stessi.



Fonti:

아쿠아천국 – 국립아시아문화전당 디지털가이드

[전시해설] 아쿠아 천국(Aqua Paradiso) - YouTube