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Honjok: la sottile differenza tra stare da soli e sentirsi soli

01 apr 2021 | 960 Hit

Honjok: la sottile differenza tra stare da soli e sentirsi soli 


Questo stile di vita esorta l’individuo a non avere timore della solitudine e dell’indipendenza, ma di farne dei propri punti di forza

di Rebecca Pignatiello


Il termine Honjok si traduce letteralmente in “tribù di una sola persona” ed è un vero e proprio stile di vita. La parola ha iniziato a farsi spazio nel vocabolario coreano già nel 2010, ma è da qualche anno che il termine ha iniziato ad essere utilizzato in maniera assidua tra i giovani.


Honjok è una filosofia di vita, una sottocultura della solitudine. Il fenomeno non nasce soltanto dalla voglia di ribellione e di trasgressione tipica dei giovani, ma presenta radici sociali, culturali ed economiche. 

Nel 2016 è stato stimato che oltre 5 milioni di famiglie sudcoreane erano formate da una singola persona, pari a quasi il 28% del numero totale di famiglie presenti in Corea del Sud. Una percentuale altissima se confrontata ai numeri fatti registrare solo dieci anni prima, in cui la maggior parte delle famiglie era formata da tre o più componenti. Le cause di questo cambiamento repentino possono essere ricercate nella scelta di rimandare il matrimonio, nella scelta delle donne di focalizzarsi sulla propria carriera e di conseguenza rimandare la gravidanza, ma anche nel tasso di trasferimento nelle grandi città come Seoul o Busan, dove la maggior parte dei giovani si trasferisce per frequentare l’università e cercare il primo lavoro. 


Honjok è quindi una risposta silenziosa alle pressioni del governo e alle pressioni sociali e vuole celebrare l’individuo rispetto alla totalità del gruppo. La generazione Honjok sposa gli ideali di indipendenza e di unicità. 

In un mondo sempre più digitale e connesso, molti giovani in Corea del Sud scelgono di concentrarsi su sé stessi, scegliendo di mettere da parte le aspettative della società: fondamentalmente, chi si definisce Honjok mette i propri bisogni e desideri individuali al di sopra della gerarchia e dell’autorità. 


La filosofia Honjok riprende gli ideali della famosa sigla YOLO (you only live once, che in italiano traduciamo in “si vive solo una volta”) e rappresenta un cambiamento estremo se rapportato ad una struttura sociale così tradizionale, orientata al gruppo e collettivista, come quella sudcoreana. 

Ci si può godere un pranzo in solitaria (Honbap), cantare una canzone al karaoke (Honnol), bere qualcosa (Honsul), viaggiare da soli (Honhaeng), andare al cinema (Honyeong) e fare shopping in solitaria (Honsho).


Identificarsi come Honjok non significa però essere completamente soli, alienati da tutto e tutti. La solitudine è ricercata. Impariamo a stare da soli, sentendoci però in compagnia. 




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