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Il sistema scolastico coreano

01 September 2021 | 732 Hit

Il sistema scolastico coreano

 

Cosa hanno in comune il sistema scolastico coreano e quello italiano? Come è la routine di uno studente coreano? È vero che in Corea non si può bocciare? Scopriamolo in questo articolo!

 

di Viola Cecchi

 


In questo articolo vi racconteremo il sistema scolastico coreano e come questo si distingua da quello italiano. I due sistemi non sono radicalmente diversi ma presentano comunque molte differenze.

In Corea, per bambini fino ai 6 anni di età, abbiamo come in Italia la scuola materna. Questa non è obbligatoria ma la maggior parte dei piccoli coreani la frequenta, sia per permettere ai genitori di lavorare (sappiamo quanto siano occupati i coreani), sia per abituare i bambini all’ambiente scolastico. Ultimamente si stanno addirittura diffondendo molti asili in cui si introduce la lingua inglese, spesso con insegnanti madrelingua. Infatti, la conoscenza dell’inglese è considerata oggi una capacità importantissima da avere nel mercato del lavoro coreano, per questo si crede che iniziare già dalla tenera età possa facilitane l’apprendimento.

A 7 anni si inizia la scuola elementare (초등학교chodeunghakgyeo), obbligatoria con durata di sei anni, e la si conclude a 12 anni. Una volta conclusa, si passa alla scuola media (중학교junghakgyeo), anche questa obbligatoria e della durata di tre anni. In questo periodo il carico di studio si fa più intenso per gli studenti coreani. Infatti, avere dei buoni voti è importante per accedere a buone scuole superiori, che aumenteranno la probabilità di poter accedere successivamente alle migliori università, le cui garantiscono maggiori possibilità di trovare un ottimo lavoro. Dalla rigidità di questo processo possiamo intuire la pressione che ricade sulle spalle degli studenti coreani, già da una tenera età.

Con la scuola media termina il periodo di educazione obbligatoria, ma quasi la totalità (99%) dei giovani coreani proseguono gli studi verso la scuola superiore (고등학교godeunghakgyeo), la quale accoglie studenti dai 16 ai 18 anni. Dunque la durata delle scuole superiori è solo di tre anni, a differenza di quelle italiane che sono di cinque. È in questo periodo della vita di un adolescente coreano che lo stress e la pressione si fanno sempre più acuti. È molto comune frequentare accademie private, chiamate hakwon (학원), dopo la scuola per portarsi avanti sul programma scolastico e per approfondire specifiche materie, con lo scopo di avere voti eccellenti.

Una differenza sostanziale con l’Italia è infatti che non si ha il rischio di essere bocciati anno dopo anno, ma prendere brutti voti potrebbe segnare il futuro degli studenti in modo molto negativo, più di una bocciatura. Un’altra differenza interessante è il fatto che in Corea sono presenti numerosi club, detti dongari (동아리). Tra i vari club troviamo quelli sportivi, quelli riguardanti l’arte, la fotografia, il cinema, le lingue straniere, ecc. Al termine delle superiori non abbiamo un vero e proprio esame di maturità, ma abbiamo il suneung (수능), ovvero il famoso esame di accesso all’università, sostenuto contemporaneamente in tutto il paese. Questo esame, che abbiamo citato già numerose volte, ha un’importanza fondamentale nella vita dei cittadini coreani e rappresenta un vero rito di passaggio. Per coloro interessati al tema degli esami scolastici in Corea, consigliamo la lettura del post dedicato all’argomento sul nostro account Instagram (link diretto: https://www.instagram.com/p/CRWPTMqtOjv/ ).

Il fatto che il tempo di uno studente coreano medio sia molto occupato tra studio, accademie e club studenteschi fa sì che il suo stile di vita sia abbastanza diverso da quello degli studenti italiani. Se volete saperne di più vi invitiamo a guardare il video “Fare il liceo in Corea?” sul nostro canale YouTube (link diretto al video: https://youtu.be/uQyrfXJVDGk), dove la giovane Francesca, studentessa delle superiori in scambio in Corea, ci mostra la sua esperienza vissuta in prima persona. Nel video potrete scoprire come è fatto un liceo coreano e quale sia la routine degli studenti in questo paese. Francesca, vivendo le diversità tra i due paesi sulla propria pelle, ci spiega nel video le differenze che l’hanno colpita e a cosa invece ha trovato familiare nella sua nuova quotidianità come liceale in Corea. Infine, Francesca ci spiega anche il processo che l’ha portata dall’altra parte del mondo, ovvero quali siano gli step per fare la sua stessa esperienza. Se anche voi siete interessati a questi argomenti, non vi resta che guardare il video!

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