Hanbok: l’abito tradizionale coreano – una storia millenaria
Hanbok: l’abito tradizionale coreano – una storia millenaria
La parola Hanbok (한복) che si traduce letteralmente come “abito coreano”, è da secoli parte integrante della vita della penisola coreana. Le origini dell’Hanbok sono intrecciate in una storia millenaria e possono essere fatte risalire al periodo dei Tre Regni (Goguryeo, Baekje e Silla).
di Rebecca Pignatiello
Essenzialmente, i vestiti tradizionali coreani sono composti da una parte superiore (Jeogori) indossato sia da uomini che da donne, un’ampia gonna (Chima) per quanto riguarda le donne e dei larghi pantaloni per gli uomini (Baji). Il design dell’Hanbok, i colori e i veri e propri modelli si sono evoluti in base al susseguirsi delle dinastie che hanno regnato nella penisola coreana, ma anche alle diverse preferenze della popolazione.
Nella storia millenaria della penisola coreana gli abiti e i colori hanno giocato, e giocano tutt’ora, un ruolo di spicco. Sono numerosi i testi storici come, per esempio, il Vecchio Libro dei Tang che trattano e raccontano il sistema di abbigliamento delle antiche società della Corea. Leggendo questi importanti ed impagabili cimeli storici scopriamo che, per esempio, durante il regno Baekje (백제) e il regno Goguryeon (고구려) il re era solito indossare un abito viola con maniche molto larghe, pantaloni di seta blu, una cintura di pelle bianca e un cappello color oro o nero, sempre di pregiata seta. I suoi cortigiani portavano cinture di diversi colori per far sì che si potessero distinguere chiaramente il loro rango e le loro funzioni. Il colore viola ha mantenuto tutt’oggi il suo status di colore più importante: per decenni il viola e le sue sfumature sono stati considerati i migliori colori in assoluto, i più pregiati e i più regali.
Gli Hanbok, indossati oggi, prendono ispirazione da quelli indossati durante la dinastia Joseon, che aveva un orientamento prettamente confuciano. I membri Yangban, una delle più importanti classi sociali della Corea, indossavano Hanbok di seta, con fantasie e colori vivaci. I cittadini comuni, d’altra parte, erano limitati nell’abbigliamento e potevano indossare solo abiti bianchi, rosa pallido, verde chiaro o grigi, fatti di canapa o di cotone. I vari tipi di Hanbok venivano classificati in base allo stato sociale, alla classe di appartenenza, al sesso e all’età di chi li indossava.
Oggigiorno, l’Hanbok viene indossato principalmente in occasioni molto speciali: i matrimoni, le festività come Seollal o Chuseok, ma anche per il primo compleanno dei bambini. Se avrete la fortuna di passeggiare per le strade di Seoul non sarà difficile per voi incontrare persone vestite con gli abiti più tradizionali. Questa è infatti una tendenza in forte crescita tra i turisti: noleggiare Hanbok e passare la giornata a visitare i luoghi più storici ed emblematici. Per chi visita Seoul è diventata, infatti, una tappa quasi imprescindibile quella del palazzo Gyeongbokgung, non solo per la sua maestosità ma anche perché a chi entra vestito con l’Hanbok tradizionale viene omaggiata l’entrata.
Sebbene l’Hanbok abbia perso in una certa misura il posto nella vita quotidiana coreana a causa dell’apertura verso il mondo più occidentale, è tutt’oggi il simbolo più rappresentativo dell’abbigliamento coreano e dell’identità della popolazione coreana. Da qualche tempo ormai, l’Hanbok ha smesso di essere visto soltanto come vestito tradizionale ed è diventato un mezzo per i coreani per esprimere la loro creatività e vena artistica, fieri del proprio retaggio culturale, e per mostrare al mondo la bellezza e l’eleganza del loro abito più tipico. Avendo marcato gran parte della storia della penisola coreana l’Hanbok rappresenta un patrimonio imprescindibile per tutta la Corea. E così anche nel mondo del K-pop e dei K-dramas si possono incontrare diverse rappresentazioni di Hanbok.
Nel corso degli anni, quello che viene considerato il gruppo K-pop più conosciuto e di successo al mondo, i BTS, ha più volte cercato di incorporare elementi della cultura tradizionale coreana sia dentro che fuori dal palco. Molto apprezzata dai fan coreani è stata la loro esibizione nel palazzo Gyeongbokgung: i BTS si sono esibiti con la loro canzone Idol, unendo il meglio della tradizione coreana con il ritmo più pop della loro musica. L’utilizzo del tradizionale ventaglio coreano, la tipica danza con i tamburi e Hanbok creati appositamente per loro hanno fatto sì che la band non abbia perso contatto con le proprie radici, ma anzi le utilizzi con fierezza e vanto.
Anche le Blackpink hanno attirato l’attenzione del mondo intero quando hanno pubblicato la loro canzone How You Like That: durante la loro esibizione al Tonight Show di Jimmy Fallon, le ragazze sono apparse sul palco con degli Hanbok moderni che hanno lasciato a bocca aperta tutto il pubblico.
Visti dal vivo gli Hanbok lasciano senza fiato. La loro bellezza sta nell’armonia ed eleganza dei suoi colori e nelle sue linee semplici e decise allo stesso tempo. L’amore dei coreani per l’Hanbok è millenario, come d’altronde la sua storia. Hanbok rappresenta molto di più di semplici vestiti della tradizione, sono il sunto dell’estetica coreana.
Fonti:
https://asiasociety.org/korea/hanbok-part-1-origin-and-history
https://kccuk.org.uk/en/about-korea/history-hanbok/
https://www.kocis.go.kr/eng/webzine/202003/sub01.html
https://moda.mam-e.it/lee-young-hee/
https://www.styleupk.com/blogs/fashion-magazine/hanbok-history-of-the-traditional-korean-dress
https://web.archive.org/web/20080317124313/http://english.kbs.co.kr/korea/culture/clothing/ink_clt.html
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