Jeong Kwan, la “Chef filosofa”
Jeong Kwan, la “Chef filosofa”
La Ven. Jeong Kwan è tra le chef più ammirate degli ultimi anni e con la sua cucina vegana, che segue i precetti del buddismo, ha girato il mondo nel promuovere la cultura culinaria dei templi buddisti coreani e un’alimentazione sostenibile.
di Vincenzo Acampora
“Mangiare è come meditare” queste parole mi sono rimaste impresse la prima volta che ho incontrato la Ven. Jeong Kwan per la cerimonia del Barugongyang a Torino nel 2019.
La popolarità sua e della sua cucina ha raggiunto il mondo intero dopo la partecipazione alla serie Chef’s Table di Netflix nel 2017. Negli anni successivi la Ven. Jeong Kwan ha cominciato a promuovere la cucina coreana buddista nel mondo ed è stata accolta da grandi chef del panorama gastronomico mondiale come Éric Ripert e Alain Passard. Un ulteriore riconoscimento alla sua attività è quello di essere stata inserita tra i 50 migliori chef dell’Asia nel 2022.
Nata nel 1956 a Yeongju in Corea del Sud, ha vissuto nel tempio di Baegyangsa (nella regione Jeolla) dall’età di 17 anni. Tra le sue responsabilità c’è anche quella di preparare i pasti per gli altri monaci e i visitatori del tempio. Jeon Kwan ha cominciato ad appassionarsi al cibo, prima nella cucina di casa, utilizzando i prodotti dei campi dei suoi genitori, e successivamente nella cucina del tempio, sviluppando una sua visione della cucina che diventa vera e propria pratica buddista, seguendo gli insegnamenti della religione.
Nella lezione di cucina tenuta a Torino nel 2019 ha parlato a lungo della cucina templare che lei definisce come vera e propria meditazione, dove l’energia mentale e fisica si uniscono per massimizzare il sapore e il nutrimento degli alimenti vegetali con l’utilizzo minimo di condimenti. Una cucina che rispetta il ciclo naturale delle stagioni, minimizzando lo spreco e rispettando ogni singolo ingrediente, esaltandone il sapore e le proprietà nutrizionali. Secondo Jeong Kwan, cucinare significa diventare un tutt’uno con gli ingredienti, considerandoli come parte di sé. Solo attraverso questa unione infatti si può dar vita, tramite di essi, ad una comunicazione tra chi cucina e chi riceve il cibo.
La cucina dei templi buddisti, vegana in quanto non si utilizzano ingredienti di origine animale, ha nella Ven. Jeong Kwan una delle ambasciatrici più illustri. La monaca nelle sue dimostrazioni e incontri intorno al mondo porta la sua testimonianza di rispetto della natura, dell’ambiente e promuove un consumo sostenibile. Un cambio di direzione nello stile di vita, che secondo la chef inizia anche dalle piccole azioni che possiamo fare nella vita quotidiana.
Incontrarla e ammirarla cucinare è un’emozione unica. Ospite in questi giorni dell’Istituto culturale coreano, Ven. Jeong Kwan ha tenuto una lezione di cucina templare presso Eataly, continuando un viaggio che la porterà anche in altri paesi europei nei prossimi mesi.
In particolare i video del corso di cucina impartito dalla venerabile monaca e della cerimonia del Barugongyang da lei condotta sono disponibili sul canale youtube dell’Istituto Culturale Coreano ai link
https://www.youtube.com/watch?v=SWAaajAvd-M
https://www.youtube.com/watch?v=FaQgPIl8au4
Fonti:
https://www.alma.scuolacucina.it/monaca-coreana-jeong-kwan-masterclass-alma/
https://www.nytimes.com/2015/10/16/t-magazine/jeong-kwan-the-philosopher-chef.html
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