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I giochi coreani, non sono solo online

07 agosto 2023 | 500 Hit

I giochi coreani, non sono solo online

Online o offline in Corea del Sud i giochi vanno forte, ma quali sono i giochi che al di fuori dalla penisola non sono così conosciuti?




 di Ludovica Vittoria Gagliardi



Online o offline in Corea del Sud i giochi vanno forte. Se conosciamo bene i tornei di League of Legends (abbreviato a LOL per chi è dell’ambiente) che ogni anno richiamano migliaia di appassionati dentro gli stadi, Squid Games, il famoso show di Netflix, ci ha dato uno spaccato di giochi tradizionali che tutti i coreani, dai più grandi ai più piccini, conoscono. Infatti prima di arrivare alle PC Bang dove adolescenti e giovani universitari si riuniscono per giocare online, i giochi di aggregazione fatti fin dalla tenera età sono altri.



Juldarigi (줄다리기)


Il tiro della corda esiste anche qui, in Corea del sud però nasce durante i festival nelle zone più rurali e assume quindi un significato più ritualistico. In passato, infatti, si pensava che avrebbe predetto il risultato del raccolto della squadra vincitrice e, proprio per questo, a determinare il punto di mezzo della corda veniva appeso un piccolo sacchetto di riso.



Ssireum (씨름)


Con “Ssireum” intendiamo il wrestling coreano; i due sfidanti si aggrappano l’uno al satba dell’altro (una fascia rossa o blu legata alla coscia dei partecipanti) e il primo a far atterrare l’altro sfidante vince. Nell’antichità (le prime testimonianze riguardanti il gioco del Ssireum risalgono infatti alla dinastia Goguryo) al vincitore veniva offerto un toro e un kilogrammo di riso, oltre al titolo di “cheon ha jang sa” ovvero di “uomo più forte”.



Dakssaum (닭싸움)


Dakssaum, letteralmente combattimento tra galli, prevede che i partecipanti si sfidino saltellando su una gamba sola tenendo quindi l’altra, che non deve mai toccare terra, in mano. In questo modo assumono una posizione che ricorda quella di un gallo e da qui il nome del gioco. L’obiettivo è quello di far cadere l’avversario o far in modo che egli tocchi terra con entrambi i piedi.



Taekkyon (택견)


Risalente all’era dei Tre Regni il taekkyon viene considerato una delle arti marziali più antiche della Corea. Durante il periodo Joseon quest’arte era molto diffusa e veniva praticata soprattutto in occasione di ricorrenze speciali come il Chuseok ma purtroppo durante l’occupazione giapponese è stata fatta sparire. Nonostante ciò, grazie al suo grande valore culturale nel 2011 il taekkyon è stato nominato patrimonio UNESCO. I match partono dai più piccoli agli adulti e gli opponenti devono abbattere gli avversari con calci, spinte e prese.



Il fiore Mugunghwa è sbocciato (무궁화꽃이 피었습니다)  


È molto simile al nostro “un, due, tre stai là” (sì anche io sono rimasta sconvolta quando ho visto che la parola finale non era “stella”), un giocatore scelto con la faccia rivolta al muro inizia a cantare “il fiore Mugunghwa è sbocciato” e gli altri giocatori devono procedere verso di lui cercando di arrivare al muro dove è appoggiato, quando la canzoncina finisce il giocatore si gira e elimina i giocatori che non sono perfettamente immobili. Il gioco finisce quando un giocatore riesce a toccare il muro senza essere eliminato.


 


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Fonti: 


https://en.wikipedia.org/wiki/Traditional_games_of_Korea


https://www.90daykorean.com/korean-games/


https://www.pinpointkorea.com/korean-childhood-games/


https://athletamag.com/korean-wrestling/


https://expatguidekorea.com/article/a-comprehensive-guide-to-traditional-korean-games-locations-to-learn.html


https://chuseok.org/chuseok-games/

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