Il Padiglione nazionale della Repubblica di Corea alla Biennale di Venezia
Il Padiglione nazionale della Repubblica di Corea alla Biennale di Venezia
di Crippa Silvia Maria
La 19ª Mostra Internazionale di Architettura si svolgerà dal 10 maggio al 23 novembre 2025 nella città di Venezia. Considerata una delle esposizioni d’arte più antiche e influenti a livello internazionale, l’edizione di quest’anno avrà come tema Intelligens. Natural. Artificial. Collective. e sarà allestita ai Giardini, all’Arsenale e in altri luoghi significativi della città lagunare.
In questo contesto si colloca il Padiglione nazionale della Repubblica di Corea, situato nell’area dei Giardini. Inaugurato nel 1995 come ventiseiesimo padiglione nazionale ufficiale, ospita al suo interno tre sale espositive.
La Corea del Sud partecipò per la prima volta alla Biennale nel 1986 come Paese ospite, quando ancora non disponeva di uno spazio espositivo autonomo e fu accolta in un’area del padiglione italiano. Solo nove anni dopo fu costruito il Padiglione coreano, progettato dall’architetto Kim Seok-cheol in collaborazione con l’artista Paik Nam-june.
Si tratta di un padiglione nazionale indipendente, nato con l’obiettivo di fare da ponte tra culture diverse, promuovendo la conoscenza dell’arte e dell’architettura coreana a livello internazionale e contribuendo al loro riconoscimento sulla scena globale.
Il 1995 fu un anno particolarmente simbolico sia per la Biennale sia per la Corea del Sud: a Venezia si celebrava il centenario della rassegna, mentre in Corea si commemorava il cinquantesimo anniversario della liberazione dalla colonizzazione giapponese e, infine, si inaugurava la prima edizione della Biennale di Gwangju.
In questa cornice storica e artistica, in occasione dell’edizione 2025, prende forma la mostra Little Toad, Little Toad Unbuilding Pavilion, curato dal CAC (Curating Architecture Collective: Chung Dahyoung, Kim Heejung, Jung Sungkyu).
Il tema dell’esposizione di quest’anno mira a reinterpretare e riscrivere il padiglione stesso, in questa occasione non considerato come uno spazio neutro da riempire, ma come un’entità organica che con il tempo si è formata una stratificazione di significati.
Il titolo Little Toad, Little Toad, si ispira ad una canzone popolare coreana per bambini utilizzata come metafora per il concetto di casa e rifugio in rapporto tra il passato, la “vecchia casa (heon jip)”, e il futuro, la “nuova casa (sae jip)” dei 30 anni del padiglione.
Mentre il rospo, il narratore invisibile di questa esposizione, simboleggia la resilienza e la continua trasformazione. Esso evoca il risveglio del patrimonio dei Giardini della Biennale, cioè la natura stessa: gli alberi, la terra, il mare e il cielo. Un patrimonio condiviso, con cui si vuol far riflette anche sui rapporti d’interconnessione culturali e politici della storia e dello status tra i Padiglioni.
Da non perdere anche a Roma la mostra Anima, presentata dall’ARCOI, l’Associazione Artisti Coreani in Italia. Fondata nel settembre 2016, l’associazione si propone di sostenere lo sviluppo delle attività creative degli artisti coreani residenti in Italia. Diverse mostre sono già state organizzate sul territorio italiano, anche grazie al supporto di enti come l’Istituto Culturale Coreano.
Il tema della mostra dell’associazione 혼 (hon), Anima si ispira a un passaggio del romanzo Atti umani (2014) di Han Kang e viene reinterpretato in un contesto contemporaneo.
L’arte è uno strumento capace di rendere visibile ciò che sfugge allo sguardo. Nella condizione attuale, in cui l’essere umano sembra focalizzarsi esclusivamente sull’evento della morte, ARCOI sceglie invece di rivolgere lo sguardo all’anima, a ciò che sta tra la vita e la morte.
Attraverso l’arte, l’associazione intende dare forma al non tangibile, restituendone il significato e il valore. La mostra si concentra dunque sull’“anima”, spesso trascurata e dimenticata, mentre l’attenzione resta rivolta alla morte come evento conclusivo.
Due eventi intensi, che portano ad una profonda riflessività delle condizioni dell’era contemporanea, da vivere una a Venezia all’interno del Padiglione nazionale della Repubblica di Corea alla Biennale di Venezia dal 10 maggio fino al 23 novembre 2025, e una a Roma presso l’Istituto Culturale Coreano in Italia a Via Nomentana 12 dal 13 maggio fino al 3 giugno 2025.
Fonti:
https://www.facebook.com/artisticoreani/?locale=it_IT
https://censimentoarchitetturecontemporanee.cultura.gov.it/scheda-opera?id=2198
https://www.arko.or.kr/biennale/
- File allegato